Sabato a Pechino si è registrato un evento climatico straordinario, con venti che hanno raggiunto raffiche di 148 km/h, le più forti degli ultimi 75 anni. Queste condizioni meteo estreme hanno portato alla cancellazione di quasi 700 voli e alla chiusura di parchi pubblici e siti storici. Circa 500 stazioni meteorologiche hanno battuto record storici di vento per il mese di aprile. Il fenomeno è stato provocato da una poderosa perturbazione fredda che ha attraversato l’Asia centrale e settentrionale, causando anche nevicate tardive e grandinate intense.
Le tempeste di sabbia, originate nei deserti del Gobi e del Taklamakan, hanno colpito duramente Pechino, che si trova al confine di queste zone aride. Le conseguenze sono state devastanti: alberi caduti hanno schiacciato auto, molte case sono state danneggiate e la visibilità è stata ridotta a zero, con la sabbia che è penetrata anche negli edifici. La minaccia di queste tempeste ha costretto alla chiusura del parco tematico Universal Studios e ha sospeso eventi sportivi e attività all’aperto.
Questi eventi non sono isolati, ma il risultato di una combinazione di venti eccezionalmente forti, terreni sempre più secchi e cambiamenti climatici che intensificano la frequenza e la violenza di tali fenomeni. È raro che tempeste di sabbia raggiungano aree meridionali come il fiume Yangtze e Hong Kong, evidenziando la gravità della situazione climatica in atto.