Il traffico, gli inceneritori e le biomasse sono le principali cause dell’inquinamento atmosferico, un problema serio per la salute pubblica in Europa e in Italia. L’Associazione Medici per l’Ambiente-Isde Italia, citando dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, segnala che circa 8,1 milioni di persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dell’aria inquinata. In Italia, l’Agenzia Europea dell’Ambiente stima decine di migliaia di decessi prematuri annuali dovuti all’esposizione a inquinanti atmosferici. Isde Italia ha recentemente pubblicato un Position Paper sull’inquinamento atmosferico, analizzando gli effetti sulla salute, le fonti di emissione e proponendo strategie di mitigazione. Dal 2025, in collaborazione con l’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile, Isde monitorerà la qualità dell’aria in diverse città italiane, confrontando i dati con i limiti stabiliti dalle Linee Guida Oms e dalla Direttiva Europea.
Il documento di Isde evidenzia che l’inquinamento atmosferico causa un aumento delle patologie respiratorie e cardiovascolari, oltre a problemi neurologici e riproduttivi. Gli attuali limiti di legge Ue sono superiori a quelli di sicurezza indicati dall’Oms e entreranno in vigore solo nel 2030, un’attesa inaccettabile secondo l’associazione. Isde chiede azioni immediate e misure restrittive per proteggere la salute pubblica. Inoltre, l’inquinamento atmosferico ha un costo economico stimato in 1.400 miliardi di euro all’anno in Europa. Sono richieste azioni concrete, tra cui l’adozione immediata dei limiti di qualità dell’aria dell’Oms, la riduzione dell’uso di combustibili fossili, il monitoraggio della qualità dell’aria e campagne di sensibilizzazione. L’obiettivo è garantire un’aria più pulita e una migliore qualità della vita per tutti.
