Dal primo gennaio 2024, il sistema fiscale italiano riguardante successioni e donazioni ha subito modifiche significative. La novità principale è la separazione tra successioni e donazioni ai fini tributari, con un impatto positivo sulle imposte da versare. Il decreto legislativo n. 139/2024 ha semplificato le pratiche ereditarie, poiché l’Agenzia delle Entrate aggiornerà automaticamente le schede catastali, eliminando la necessità di una domanda di voltura. Inoltre, la tassazione dell’eredità non sarà più cumulata con le donazioni ricevute in vita dal defunto, permettendo a ogni erede di beneficiare di una franchigia di un milione di euro separatamente per successione e donazioni.
Dal 2025, sarà abolito il coacervo ereditario, semplificando ulteriormente il calcolo delle imposte di successione. Prima di questa modifica, le donazioni effettuate dal de cuius venivano sommate all’asse ereditario, ma ora verranno considerate separatamente. Tuttavia, il coacervo donativo resterà attivo, con esclusione delle donazioni tra il 2001 e il 2006, e le donazioni tra fratelli beneficeranno di una franchigia di 100.000 euro.
In termini pratici, questo comporta che eredità e donazioni pregresse non interferiranno più nella tassazione successoria, aumentando il risparmio fiscale per gli eredi. Inoltre, per l’imposta di registro, è stata introdotta l’autoliquidazione, mentre per l’imposta di bollo si potrà pagare entro il termine previsto per la registrazione. L’accesso alle banche dati catastali sarà gratuito, rendendo più agevole la gestione dei patrimoni. Le nuove norme offriranno quindi strumenti più efficienti per la pianificazione patrimoniale, riducendo gli oneri fiscali e burocratici.