Uno studio condotto da ricercatori del Primo Ospedale Affiliato dell’Università di Shenzhen ha esaminato il legame tra attività sessuale e sintomi depressivi, utilizzando dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES). Sono stati analizzati 14.741 adulti statunitensi di età compresa tra 20 e 59 anni, a cui è stato chiesto di segnalare la frequenza dei rapporti sessuali e il punteggio su un questionario sulla depressione.
I risultati suggeriscono che avere rapporti sessuali almeno una volta a settimana è associato a un rischio significativamente ridotto di depressione. In particolare, il numero “magico” identificato dai ricercatori è di 1-2 volte a settimana, che corrisponde a una diminuzione del 24% della probabilità di depressione rispetto a chi ha rapporti meno di una volta al mese. È stato osservato anche un “effetto saturazione”, con i benefici psicologici del sesso che raggiungono il picco tra 52 e 103 volte all’anno, equivalente a una o due volte a settimana. Superare questa frequenza non porta a ulteriori vantaggi contro la depressione.
Lo studio è di natura osservazionale, quindi i ricercatori non possono stabilire una relazione causale, ovvero se la poca attività sessuale porta alla depressione o viceversa. Inoltre, l’analisi non ha considerato fattori come l’orientamento sessuale, la soddisfazione relazionale o altri aspetti simili. Gli autori della ricerca sottolineano l’importanza di includere il benessere sessuale nelle valutazioni della salute mentale per promuovere una migliore qualità della vita.