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mercoledì, 18 Giugno, 2025
HomeSaluteEsiste una "frequenza sessuale ottimale"? Sì, per ridurre il rischio di depressione.

Esiste una “frequenza sessuale ottimale”? Sì, per ridurre il rischio di depressione.

Uno studio condotto da ricercatori del Primo Ospedale Affiliato dell’Università di Shenzhen ha esaminato il legame tra attività sessuale e sintomi depressivi, utilizzando dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES). Sono stati analizzati 14.741 adulti statunitensi di età compresa tra 20 e 59 anni, a cui è stato chiesto di segnalare la frequenza dei rapporti sessuali e il punteggio su un questionario sulla depressione.

I risultati suggeriscono che avere rapporti sessuali almeno una volta a settimana è associato a un rischio significativamente ridotto di depressione. In particolare, il numero “magico” identificato dai ricercatori è di 1-2 volte a settimana, che corrisponde a una diminuzione del 24% della probabilità di depressione rispetto a chi ha rapporti meno di una volta al mese. È stato osservato anche un “effetto saturazione”, con i benefici psicologici del sesso che raggiungono il picco tra 52 e 103 volte all’anno, equivalente a una o due volte a settimana. Superare questa frequenza non porta a ulteriori vantaggi contro la depressione.

Lo studio è di natura osservazionale, quindi i ricercatori non possono stabilire una relazione causale, ovvero se la poca attività sessuale porta alla depressione o viceversa. Inoltre, l’analisi non ha considerato fattori come l’orientamento sessuale, la soddisfazione relazionale o altri aspetti simili. Gli autori della ricerca sottolineano l’importanza di includere il benessere sessuale nelle valutazioni della salute mentale per promuovere una migliore qualità della vita.

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