La Beko, ex Whirlpool, ha annunciato un piano in Italia che prevede 1.935 esuberi a livello nazionale, secondo fonti sindacali. Questo è emerso durante un incontro al Mimit con l’azienda, i sindacati e i tecnici del Ministero, presieduto dal sottosegretario Fausta Bergamotto. Il piano include la chiusura delle sedi di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno) e della linea del freddo a Cassinetta. Bergamotto ha dichiarato che non possono accettare il piano proposto da Beko Europe e che faranno rispettare la golden power, sottolineando l’importanza della tutela dell’occupazione. Ha anche affermato che non accetteranno decisioni non condivise con le organizzazioni sindacali e che eserciteranno pressione affinché la proprietà riveda la sua strategia, coinvolgendo se necessario anche l’azionista di riferimento.
I sindacati, tra cui Fim, Fiom, Uilm e Uglm, hanno descritto il piano come “brutale” e hanno chiesto un intervento del governo. Hanno criticato l’inefficacia della golden power, messa in atto per proteggere i lavoratori durante la cessione di Whirlpool Emea a Beko, e hanno chiesto azioni concrete per prevenire licenziamenti e saccheggio industriale. Hanno proclamato uno stato di mobilitazione in tutti gli stabilimenti e il tavolo di discussione è stato riconvocato per il 10 dicembre.
Beko ha annunciato la chiusura delle fabbriche di Comunanza e Siena, il ridimensionamento dello stabilimento di Cassinetta, la chiusura del centro di ricerca e sviluppo di Fabriano e ulteriori tagli in vari siti e uffici in Italia, coinvolgendo un totale di 1.935 esuberi su 4.440 occupati. Il piano prevede che entro la fine del 2025 chiudano la fabbrica di congelatori di Siena e quella di lavatrici di Comunanza, con una progressiva cessazione delle produzioni. A Cassinetta, l’intenzione è di ridurre le linee produttive da cinque a tre, con 541 esuberi. Nelle diverse sedi, gli esuberi sono distribuiti come segue: 66 a Melano, 290 a Siena, 320 a Comunanza, 40 a Carinaro, con ulteriori 198 nel settore ricerca e sviluppo, 98 nel commerciale Italia, 19 nel commerciale Medio Oriente e Africa e 363 nelle funzioni regionali.
