TEL AVIV – Il 7 ottobre, al Festival musicale Supernova, si è consumata una tragedia: centinaia di giovani, in un’esperienza di festa, sono stati colpiti da un attacco armato. Gruppi di terroristi, armati di kalashnikov e granate, sono irrumpiti da Gaza, causando oltre 360 morti tra i partecipanti.
Yuval Raphael, cantante israeliana di 24 anni, ha vissuto in prima persona quel dramma. Durante l’attacco, si è rifugiata in una miguniot, un piccolo rifugio anti-missile, insieme ad altri giovani. Qui, è rimasta per otto ore, fingendo di essere morta mentre i terroristi cercavano di sopraffarli. Ha testimoniato di aver dovuto scavalcare i corpi di chi l’aveva protetta per uscire.
Nonostante le minacce di morte ricevute sui social, Yuval ha annunciato che parlerà della sua esperienza e di quella di Israele durante l’Eurovision, preparandosi a possibili fischi e contestazioni da parte del pubblico. La sua resilienza è evidente: "Non cerco compassione", ha affermato, sottolineando il suo intento di "restare forte".
Dopo il salvataggio, ha raccontato la tensione avvertita mentre contattava il padre, informandolo delle perdite tra i rifugiati. La testimonianza di Yuval è diventata un simbolo della sofferenza e della speranza, rappresentando la gioventù israeliana di fronte all’incertezza e alla violenza.
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Fonte: www.corriere.it