I Centri di Assistenza Urgenza (Cau) sono nuovamente al centro del dibattito sulla Sanità in Emilia-Romagna. L’assessore Massimo Fabi ha sottolineato l’importanza di un dialogo continuo con i sindacati dei medici e gli operatori sanitari per migliorare l’efficacia del sistema. I Cau, creati per integrare meglio medicina territoriale e pronto soccorso, sono stati classificati in tre modelli principali: i Cau ospedalieri, che gestiscono casi a bassa complessità; i Cau vicino ai Pronto Soccorso, che supportano le strutture di emergenza e riducono i codici di bassa gravità; e i Cau nelle Case della Comunità, che saranno evoluti in ambulatori gestiti dai medici di medicina generale.
Questi modelli rispondono all’esigenza di un’assistenza più capillare, alleggerendo il carico degli ospedali e migliorando l’accesso alle cure. L’assessore ha evidenziato che la valutazione del sistema Cau è un processo condiviso tra Regione e aziende sanitarie, mirato a un approccio obiettivo e basato su dati concreti.
Fabi ha dichiarato che, dopo un anno e mezzo di sperimentazione, il sistema si è consolidato e si mira a ulteriori miglioramenti. Ha sottolineato che lo sviluppo delle cure territoriali è un processo in evoluzione, un film che si vuole portare a termine con successo. La Regione intende rafforzare il sistema Cau per renderlo sempre più efficiente e rispondente alle esigenze sanitarie dei cittadini. Innovazione e dialogo tra le varie figure professionali del settore saranno fondamentali per il successo di questo progetto.