Un ex agente segreto italiano in pensione è deceduto a Hammamet, nel nord-est della Tunisia, dopo aver consumato una bevanda alcolica artigianale simile al nocino, preparata con noccioli di pesco fermentati in alcol etilico. Durante la cena con altri tre connazionali, tutti ex membri dell’intelligence, hanno mostrato sintomi di malessere dopo aver bevuto il liquore fatto in casa. Oltre alla vittima, gli altri tre uomini sono stati ricoverati presso il centro anti-veleni di Tunisi, e uno di loro, inizialmente in coma farmacologico, ha iniziato a mostrare segni di miglioramento. L’incidente sembra essere accidentale.
Questi ex agenti dell’intelligence avevano un passato di lavoro su indagini contro la mafia e recentemente avevano fatto parte dell’arresto di un individuo noto come il “re del calcestruzzo”, avvenuto lo scorso agosto in Tunisia. Questo arresto era il risultato di un’operazione coordinata tra la Guardia di Finanza di Palermo, la Direzione distrettuale antimafia e l’Interpol. L’arrestato, che aveva eluso le autorità italiane per lungo tempo, si era rifugiato a Hammamet, dove ora sono in corso indagini su possibili legami mafiosi all’interno della comunità italiana locale.
Il contesto di questo tragico evento è particolarmente significativo, poiché mette in luce i rischi associati all’uso di bevande alcoliche artigianali, che, sebbene possano sembrare innocue, possono rivelarsi letali. Inoltre, la storia di questi ex agenti segreti sottolinea il loro coinvolgimento in operazioni contro il crimine organizzato in Italia e all’estero. La loro presenza in Tunisia, un luogo in cui hanno tentato di fermare l’infiltrazione mafiosa, è un richiamo all’attenzione sulla persistenza della criminalità organizzata anche in altre nazioni.
Le autorità tunisine continueranno a indagare sull’incidente, cercando di determinare se ci siano legami più profondi tra l’evento tragico e la lotta contro le attività mafiose. La comunità locale, colpita dalla notizia, si interroga sui potenziali rischi associati a questa bevanda alcolica e sul futuro della sua sicurezza.