Durante il question time alla Camera dei Deputati, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha evidenziato l’importanza del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) come priorità del governo per migliorare la sanità digitale e l’accesso equo alle cure. Schillaci ha sottolineato che il divario nell’adozione del FSE tra diverse regioni non è solo una questione tecnica, ma riguarda anche l’equità nell’accesso sanitario.
Il Ministro ha presentato il progetto di un Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, che mira a unificare i venti sistemi attuali in un sistema standard nazionale. Il completamento è previsto entro il 31 marzo 2026, con l’obiettivo di garantire un accesso uniforme e la raccolta automatica dei dati entro cinque giorni dalla loro immissione. Nel 2022 sono stati stanziati oltre 600 milioni di euro per rafforzare le infrastrutture digitali e formare i professionisti del settore.
Per promuovere il nuovo sistema, ogni regione parteciperà a eventi informativi rivolti a medici, operatori e cittadini. Schillaci ha enfatizzato che l’uso della tecnologia dipende dalla comprensione e dall’adozione da parte degli utenti. I medici di medicina generale avranno un ruolo centrale, poiché rappresentano il primo contatto dei pazienti con il sistema, e la formazione di professionisti motivati sarà fondamentale per il successo del FSE.
Inoltre, è stata annunciata la creazione di un ecosistema dei dati sanitari, che trasformerà la gestione dei dati da statica a dinamica, facilitando l’elaborazione e la consultazione delle informazioni. Il governo si impegna a colmare i divari territoriali e garantire uguali opportunità di accesso ai dati sanitari a tutti i cittadini. La sanità digitale dovrà diventare un patrimonio condiviso in tutto il Paese.
Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: siciliamedica.com