A Viareggio, una trentina di imprese della flotta a strascico sono state costrette a un altro mese di stop forzato in banchina a causa di un fermo pesca straordinario imposto da un decreto del Ministero per l’agricoltura e la pesca. La decisione è stata presa con l’avvallo dell’Unione Europea e ha colpito una filiera già fiaccata da eventi atmosferici eccezionali. La Cooperativa dei pescatori, che rappresenta l’intera filiera, è in ginocchio e il suo presidente, Alessandra Malfatti, denuncia la mancanza di strategia per la gestione del settore e l’assenza di una politica che tenga conto delle ripercussioni delle decisioni prese.
La Cooperativa gestisce il nuovo mercato ittico, che include una sala per le aste elettronica e un laboratorio di trasformazione del pescato, entrambi chiusi da oltre un mese. Le imprese della filiera non possono più fornire cassette di pesce ai mercati slow food e ai ristoranti, e le scorte stanno terminando. La Cooperativa deve comunque pagare gli stipendi dei dipendenti, onorare le scadenze dei mutui e pagare le tasse, ma non sa come far fronte a tutto se le attività sono bloccate.
La causa del problema è lo sforamento complessivo delle giornate di pesca registrato nel Mediterraneo occidentale, a seguito del nuovo meccanismo di computo istituito dal Ministero. Alcune marinerie, in particolare quelle siciliane, hanno pescato ad oltranza anche nel mare prospicente le coste Toscane, erodendo le giornate che in teoria sarebbero state a disposizione delle barche toscane. La Cooperativa aveva segnalato il problema, ma alla fine è scattata la proroga del fermo pesca per tutte le marinerie dell’area.
Il governo ha previsto dei ristori per le imprese dirette, ma non ha previsto alcun aiuto per le colonne della filiera, come la Cooperativa viareggina dei pescatori. La presidente della Cittadella delle pesca ha sollevato il problema in Regione, ma la nuova giunta non si è ancora insediata e probabilmente ci sarà un cambio alla guida dell’assessorato alla pesca e all’agricoltura. Le urgenze che la filiera ittica sta attraversando però non hanno i tempi delle politica, e se non ci saranno risposte immediate, rischia di saltare un intero sistema.
