Nazzareno Bertelli Motta, originario di Mezzogoro e residente a Lagosanto, ha ricostruito con pazienza e ingegno il Castello Estense di Ferrara utilizzando solamente dei bastoncini da gelato e della colla a caldo. La sua passione è nata per caso, osservando la moglie che preparava delle piccole casette di legno per decorare la vetrina natalizia.
Tutto è cominciato quando la moglie stava realizzando quelle costruzioni, e Bertelli Motta ha voluto provare a farne una. Da lì è partita la sua passione. Dopo aver realizzato miniature ispirate a Comacchio e all’Abbazia di Pomposa, ha deciso di dedicarsi al suo sogno più grande: ricostruire il Castello Estense, simbolo della città di Ferrara e capolavoro architettonico del Rinascimento.
Bertelli Motta ha lavorato per quattro mesi, circa sette ore al giorno, anche la domenica, utilizzando numerosi bastoncini. L’opera, inizialmente concepita come un modello del solo Castello, si è presto trasformata in un progetto sempre più ambizioso, con l’aggiunta del fossato, di una lamiera in acciaio inox a specchio per dare l’effetto dell’acqua e del muretto di contenimento. Il risultato è una ricostruzione fedele all’originale, frutto di dedizione, creatività e amore per il proprio territorio.
La passione di chi abita queste terre contribuisce alla memoria e all’identità stessa di Ferrara. Il sindaco Alan Fabbri ha ringraziato Bertelli Motta per la sua creazione, che ricorda come la bellezza e l’unicità dei tesori che arricchiscono il territorio siano fonte di ispirazione e meraviglia per tutti noi. Il modello del Castello Estense realizzato da Bertelli Motta è un esempio di come la passione e la creatività possano portare a risultati unici e affascinanti.
