Una notte drammatica ha colpito Ostia, dove cinque stabilimenti balneari sono stati teatro di incendi dolosi. Gli stabilimenti interessati sono stati il Salus, l’Arcobaleno, il Plinius, il Capanno e il Vittoria, quest’ultimo gravemente danneggiato, con la distruzione anche di pedalò storici a forma di cigni. Lunedì scorso, altri due stabilimenti, Le Dune e Belsito, avevano subito attacchi simili.
La coincidenza temporale degli incendi, avvenuti poche ore dopo una sentenza del Consiglio di Stato a favore del comune di Roma riguardo ai bandi degli stabilimenti, ha destato sospetti tra le autorità. Gli incendi sono stati appiccati quasi simultaneamente, creando una scia di fuoco che si estende per oltre due chilometri e mezzo. Gli investigatori della squadra mobile e della polizia di Stato hanno suggerito che non è stata un’unica persona a provocare i roghi.
Intorno alle 23 è stato fermato un uomo considerato uno dei responsabili. L’uomo, che si trovava vicino allo stabilimento Mami insieme a una donna, è stato portato in commissariato per essere interrogato. La sua posizione sembra particolarmente delicata, e oggi potrebbe ricevere accuse di incendio doloso. Le indagini proseguono con l’acquisizione di immagini delle telecamere della zona, cercando di determinare se l’uomo arrestato sia un piromane seriale o qualcuno che agisce per conto di terzi.
La notizia degli incendi è giunta in Campidoglio, dove l’assessore Tobia Zevi e il sindaco Gualtieri hanno avviato colloqui con il prefetto e il consulente per la legalità. Oggi il sindaco parteciperà a un comitato per discutere le misure di sicurezza relative agli eventi in corso.
