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lunedì, 2 Dicembre, 2024
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Forte odore misterioso nella navicella russa alla Stazione Spaziale

Alla Stazione spaziale internazionale (Iss) si è verificato un fine settimana particolare, segnato da un misterioso odore proveniente dalla navicella russa Progress 90, che il 23 novembre si è attraccata al modulo Poisk, portando con sé tre tonnellate di rifornimenti. L’attracco inizialmente è avvenuto senza problemi, ma subito dopo l’apertura del portello, l’equipaggio ha avvertito un strano odore e ha notato la presenza di goccioline non identificate. In risposta a questa situazione, il team ha deciso di chiudere rapidamente il portellone del Poisk per isolare la nave e prevenire possibili contaminazioni sulla Iss. Contemporaneamente, i tecnici del centro di controllo hanno attivato il sistema di filtraggio dell’aria da remoto, il quale ha confermato che non c’erano pericoli né contaminazioni.

Il profilo ufficiale della Iss su X ha rassicurato che non c’erano preoccupazioni per gli astronauti, confermando che la qualità dell’aria era normale. Il 24 novembre, l’equipaggio ha potuto riaprire il portellone e le operazioni sulla Stazione sono riprese come da programma. Tuttavia, rimane un mistero la causa dell’odore sgradevole. La NASA ha speculato che l’odore e le goccioline potessero essere dovuti a un fenomeno di “degassamento” dei materiali all’interno della navicella Progress, un processo noto come “outgassing”, in cui gas intrappolati nei materiali vengono rilasciati durante il volo spaziale.

Questa situazione si inserisce in un contesto più ampio di problematicità delle navicelle russe. Negli ultimi anni, infatti, le navicelle hanno subito diverse perdite di refrigerante, e uno degli incidenti più gravi è avvenuto nel 2022, quando una significativa perdita ha obbligato l’invio di una nuova navicella per riportare gli astronauti a casa. Questi eventi hanno sollevato dubbi sull’affidabilità e la sicurezza delle navicelle russe, accentuando preoccupazioni riguardo alla loro operatività. In sintesi, mentre l’incidente con la Progress 90 è stato gestito senza esposizioni a rischi immediati, la questione della sicurezza delle navicelle russe continua a suscitare attenzione e apprensione nella comunità spaziale.

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