A Davos, nel comune svizzero dei Grigioni, è in corso il 55esimo Annual Meeting del World Economic Forum, con circa 3.000 partecipanti provenienti da oltre 130 Paesi. L’atmosfera è vivace, nonostante un clima meno rigido rispetto alle edizioni passate. La sicurezza è rigorosa, con un corpo permanente di cecchini dell’esercito svizzero, mentre l’organizzazione è curata nei minimi dettagli, con navette che collegano la stazione di Kloster ai principali alberghi, tutti esauriti e molto costosi. Davos, un tempo nota solo come meta sciistica, ha ospitato il Forum sin dal 1971, eccetto durante la pandemia. Quest’anno, 350 leader governativi, tra cui 60 capi di Stato, discuteranno sul tema della “collaborazione nell’era intelligente”, affrontando questioni come la crescita economica, l’uso delle nuove tecnologie e il rafforzamento della resilienza sociale in un contesto di tensioni geopolitiche.
Il Forum inizia nel momento in cui si svolge l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, che parteciperà in videocollegamento e il cui ritorno scatenerà dibattiti. Tra gli argomenti previsti, le nuove politiche economiche di Trump, come l’aumento dei dazi, la deregolamentazione e gli sgravi fiscali, oltre a come queste potrebbero influenzare il conflitto ucraino. Anche Volodymyr Zelensky interverrà in videoconferenza. Si discuterà anche della tregua in Medioriente e delle sue possibili evoluzioni.
Il Rapporto annuale sui rischi globali per il 2025 evidenzia conflitti armati, eventi meteorologici estremi, disinformazione e divisioni sociali come minacce principali. Klaus Schwab, fondatore del WEF, ha sottolineato che la transizione verso un’era intelligente presenta rischi ma anche opportunità per affrontare le sfide attuali, avviando un nuovo rinascimento basato sulla collaborazione, da cui deriva il tema di quest’anno.
Tra i partecipanti ci sono figure di alto profilo come Ursula von der Leyen, Ding Xuexiang, Olaf Scholz e Javier Milei. Ci saranno anche rappresentanti di organizzazioni internazionali, come Christine Lagarde della BCE e Kristalina Georgieva del FMI. Tra gli italiani, è attesa la partecipazione del Ministro della Salute Orazio Schillaci e di numerosi manager.