“Mi piacerebbe venisse ricordato tutto quello che Luciano Pavarotti ha fatto per il Festival e la Rai al di là di ogni pretestuosa polemica”, afferma Nicoletta Mantovani, vedova del celebre tenore. La sua dichiarazione è una risposta all’ex dirigente Rai Mario Maffucci, il quale ha recentemente sostenuto che avrebbe impedito a Pavarotti di cantare al Festival di Sanremo del 2000 “per non bruciare il Pavarotti & Friends di giugno”. Mantovani chiarisce che Luciano decise autonomamente di non esibirsi e sottolinea che era noto per la sua determinazione: “Non riuscivo a convincerlo a fare o non fare qualcosa, la decisione era sempre la sua”.
Ricorda inoltre che Luciano accettò l’invito a partecipare al Festival dopo un incontro con Fabio Fazio nell’autunno del 1999 a New York, dove Fazio si recò per convincerlo. Mantovani evidenzia il carisma e la professionalità di Fazio, che riuscì a superare le iniziali resistenze di Pavarotti grazie alla loro amicizia e stima reciproca.
Nel corso dell’edizione del 2000, il Festival di Sanremo ha registrato uno share medio del 54%, con punte che hanno raggiunto il 65%. Nicoletta Mantovani critica l’idea di etichettare l’evento come un disastro, affermando che si tratta al contrario di un “successo strepitoso” e che rimane tra le edizioni più seguite della storia del festival. Sottolinea anche che Pavarotti ha dato molto al Festival di quell’anno, partecipando attivamente nel ruolo di valletto e abbracciando quest’esperienza senza riserve.
Inoltre, si è prodigato per portare Bono, suo grande amico, come super ospite internazionale, portando ancora di più prestigio all’evento. Mantovani evidenzia l’importanza della figura di Pavarotti per il Festival, mettendo in luce il suo contributo non solo artistico, ma anche umano. Chiede, quindi, che venga riconosciuto il suo operato e il suo impegno, superando le controversie e i fraintendimenti che circondano la sua partecipazione al Festival di Sanremo.
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