Sara Campanella, una studentessa di 22 anni, è stata vittima di un omicidio brutale a Messina. Colpita alla giugulare con un colpo di coltello da un coetaneo con cui aveva avuto una relazione, è crollata a terra dopo pochi passi, perdendo rapidamente sangue. Nonostante i soccorsi tempestivi, è deceduta al Policlinico “Gaetano Martino”, dove stava svolgendo il suo tirocinio. L’omicida, probabilmente un ragazzo ossessionato che non accettava la fine della loro relazione, è poi fuggito, dando il via a una caccia all’uomo.
L’episodio è avvenuto in pieno giorno mentre Sara attendeva l’autobus. Testimoni hanno riferito di aver sentito le sue urla dopo aver visto l’assassino avvicinarsi in auto. Le indagini sono affidate ai carabinieri, i quali stanno esaminando i video delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze. La fuga dell’omicida ha portato a un massiccio dispiegamento di forze e a un’intensa ricerca nella zona.
La tragica notizia ha scosso profondamente la comunità. Colleghi e familiari di Sara si sono riuniti al pronto soccorso, con scene di disperazione all’arrivo dei genitori da Palermo. Il sindaco di Messina, Federico Basile, e la rettrice dell’università, Giovanna Spatari, hanno espresso il loro dolore e la loro vicinanza ai familiari di Sara. Il caso richiama alla memoria un altro femminicidio avvenuto nel 2020, evidenziando un tragico fenomeno che non accenna a fermarsi. La comunità cerca giustizia per Sara, la cui vita e i cui sogni sono stati bruscamente interrotti.