Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato chiaramente che il Governo non intende svuotare i centri per migranti in Albania, rispondendo così a speculazioni riguardanti una possibile riduzione delle attività in queste strutture. La sua affermazione segue le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, in particolare dopo un articolo del quotidiano La Repubblica, che segnalava il licenziamento di alcuni dipendenti della Medihospes, la società incaricata della gestione dei centri di accoglienza a Shengjin e Gjader. Questi licenziamenti hanno alimentato i sospetti su una possibile chiusura o riduzione delle operazioni nei centri.
Medihospes ha giustificato i licenziamenti con una lettera ai lavoratori, citando “una serie di pronunce giudiziarie contraddittorie e non conformi agli orientamenti della Corte di Cassazione italiana” come motivo dei difficili contesti operativi. Inoltre, la società ha menzionato “l’impossibilità momentanea di accogliere nuovi flussi di migranti” come un altro fattore che ha contribuito alle attuali difficoltà. Queste circostanze hanno destato preoccupazioni e congetture sul futuro delle strutture di accoglienza e sul supporto ai migranti in Albania.
Nonostante le voci, Piantedosi ha voluto rassicurare che non ci sono piani per interrompere o ridurre l’operatività dei centri, sottolineando l’impegno del governo italiano nel gestire la questione migratoria e garantire il sostegno agli immigrati.
