L’ex comandante del Ris di Parma, generale Luciano Garofano, si è espresso riguardo alla sua nomina come consulente della difesa di Andrea Sempio nel caso Garlasco, dichiarando di non aver mai visitato la scena del crimine e affermando l’assenza di incompatibilità. Durante un’udienza al Tribunale di Pavia, è stato contestato il suo coinvolgimento in quanto ha firmato documenti legati all’indagine originale, dove nel 2007 aveva supervisionato le attività scientifiche presso l’abitazione dei Poggi. Un verbale firmato da Garofano attesta la sua presenza nella villa il 3 ottobre 2007, accompagnato da fotografie e un filmato che lo mostrano in abbigliamento protettivo durante l’ispezione.
Il processo ha visto anche l’opposizione da parte dei legali di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio della ex fidanzata Chiara Poggi, che hanno messo in discussione la nomina di Garofano. Inoltre, si stanno esaminando delle dichiarazioni rilasciate dalla madre di Sempio e dal suo avvocato, che suggeriscono possibili scambi informativi tra l’indagato e la parte civile nei giorni precedenti.
Nell’udienza si è anche discusso della richiesta di semilibertà avanzata da Stasi, contestata dalla procura generale a causa di un’intervista rilasciata a “Le Iene” senza autorizzazione. Gli avvocati di Stasi hanno difeso la posizione affermando che l’intervista era stata registrata durante un permesso premio, ma la procura ritiene che questa sia stata una violazione delle condizioni di libertà. La situazione processuale rimane complessa con ulteriori accertamenti in corso.