Negli ultimi giorni si è intensificato il dialogo per un possibile cessate il fuoco a Gaza. Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato di aver ricevuto notizie positive dal suo inviato in Medio Oriente, Steve Witkoff, sui progressi nei negoziati. Fonti di Hamas hanno riferito di incontri frequenti con mediatori egiziani e qatarioti. Si è fatto riferimento a una maggiore disponibilità da parte di Israele riguardo ai tempi di rilascio degli ostaggi, in cambio di un accordo definitivo.
Mentendo alle dichiarazioni di Trump sulla ricerca di pace, la Casa Bianca ha approvato un finanziamento di 30 milioni di dollari per la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), nonostante i precedenti tagli a Usaid, l’agenzia statunitense per lo sviluppo. Il presidente esecutivo della Ghf, reverendo Johnnie Moore, ha invitato le Nazioni Unite a collaborare con la fondazione per la distribuzione di cibo, attribuendo la crisi alimentare a problemi di gestione e saccheggi piuttosto che al blocco israeliano.
Nel frattempo, la situazione a Gaza continua a deteriorarsi: nelle ultime 24 ore, almeno 74 persone sono morte e 391 sono rimaste ferite a causa di bombardamenti intensi, principalmente a Gaza City. Attacchi specifici hanno colpito aree residenziali, causando la morte di diversi civili, tra cui bambini.
In Cisgiordania, l’esercito israeliano ha ucciso due palestinesi, una donna di 66 anni e un ragazzo di 15 anni, durante un’operazione notturna. In un altro episodio a Ramallah, coloni israeliani hanno ferito cinque palestinesi, alcuni dei quali versano in condizioni gravi.
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Fonte: ilmanifesto.it