La promessa di formare un governo entro Pasqua non è stata rispettata, ma oggi, 5 maggio, la CDU/CSU e l’SPD hanno firmato il contratto di coalizione. Domani, Friedrich Merz, il leader dei conservatori, presterà giuramento come cancelliere davanti al Bundestag, insieme alla nuova squadra di governo. Un elemento chiave è la conferma di Boris Pistorius come ministro della Difesa, noto per il suo supporto all’Ucraina contro l’invasione russa; superviserà il programma di riarmo della Germania. Lars Klingbeil è stato nominato ministro delle Finanze e diventerà vice-cancelliere, prendendo anche la guida dell’SPD dopo Olaf Scholz.
I conservatori della CDU gestiranno dieci ministeri, incluso il ministero degli Esteri, con Johann Wadephul, critico di Putin e sostenitore dell’Ucraina. Merz affronta molte sfide, tra cui il rilancio dell’economia tedesca, in recessione da due anni, e il rafforzamento della difesa europea a fronte della minaccia russa. Tuttavia, la questione dell’AfD continua a dominare il dibattito pubblico. Il partito, accusato dai servizi d’intelligence di rappresentare un rischio per la democrazia, ha presentato denuncia contro le autorità tedesche. Klingbeil ha definito l’AfD un “attacco alla Germania”, e cresce il fronte per un eventuale divieto del partito.
Le recenti dichiarazioni da parte degli Stati Uniti, che parlano di un nuovo muro di Berlino e denunciano una “tirannia mascherata”, hanno alimentato ulteriormente la polemica. Mosca ha risposto sostenendo che l’azione contro l’AfD è una “persecuzione politica”. Il nuovo governo si trova quindi ad affrontare una situazione complessa fin dall’inizio del suo mandato.