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giovedì, 6 Febbraio, 2025
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Gianni Alemanno condannato a un anno e dieci mesi di carcere

Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e segretario del movimento ‘Indipendenza’, è stato condannato a 22 mesi di carcere per traffico di influenze illecite dal tribunale di Sorveglianza di Roma. La sua detenzione è iniziata dopo l’arresto del 31 dicembre scorso, per aver violato gli obblighi legati al suo affidamento. Alemanno avrebbe sfruttato il beneficio della pena alternativa per impegnarsi in attività politiche, comportamento da lui stesso confermato in aula, affermando di aver agito “per amore della politica”.

Tuttavia, le giustificazioni non hanno convinto i giudici, che hanno ritenuto che la violazione degli obblighi annullasse ogni vantaggio legale. Secondo il tribunale, Alemanno ha adottato comportamenti incompatibili con una reale adesione alle regole, ritenendo la sua attività “falsa e strumentale”. Gli spazi di apertura concessi non sono stati utilizzati in modo appropriato e l’effetto rieducativo della misura è stato compromesso. Per i giudici, non c’era motivo di considerare la richiesta della difesa per la detenzione domiciliare, poiché non vi era giudizio favorevole sulla sua meritevolezza o affidabilità.

L’avvocato Cesare Placanica ha commentato la decisione, sottolineando che la mancanza di considerazione per il parere del procuratore generale, che sosteneva la continuazione dell’affidamento, è sorprendente. Ritenendo che il reato di Alemanno riguardasse semplicemente una richiesta di anticipazione dei pagamenti, Placanica ha suggerito che le sue violazioni avrebbero potuto essere sanzionate con la detenzione domiciliare, anziché con il carcere, vista l’attuale condizione di sovraffollamento carcerario.

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