L’Italia occupa il sesto posto in Europa per numero di startup dedicate alla lotta contro il cancro, con 80 realtà attive, dopo Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera e Svezia. Secondo un rapporto dell’Ufficio europeo dei brevetti (Epo), l’analisi delle tecnologie oncologiche ha rivelato una crescita significativa nel settore, in particolare nell’immunoterapia cellulare, nella terapia genica e nell’analisi delle immagini. Il rapporto “Nuove frontiere in oncologia” sottolinea che l’Italia ha una media di 80 startup oncologiche, superando la media Ue di 48,9 per nazione, e presenta la quota più alta di startup nelle fasi iniziali. Inoltre, dal 2010 al 2021, l’Italia ha registrato oltre 1.100 famiglie di brevetti, corrispondenti al 4,6% delle tecnologie oncologiche brevettate in Europa.
Nonostante il rallentamento delle domande di brevetto in Europa rispetto a Stati Uniti e Cina, il presidente dell’Epo ha evidenziato l’importanza di investire in queste startup per mantenere la competitività nel settore oncologico. In Italia, la situazione dei pazienti oncologici è in miglioramento: nel 2024 erano circa 3,7 milioni le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore, con circa il 50% che guarisce. Sono evidenziati progressi nel trattamento delle metastasi, rendendo possibile la convivenza con la malattia. Si registra un aumento della sopravvivenza a cinque anni per tumori come seno, testicolo e prostata.
Le attuali terapie variano da trattamenti locali a sistemici, con significativi miglioramenti nella vita delle pazienti. L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) si impegna per l’obbiettivo di cura delle metastasi, puntando a una crescente innovazione e ricerca.