Un 25enne marchigiano è accusato di aver fatto ubriacare due ragazze minorenni, somministrando loro alcolici, e successivamente di averle costrette a fumare marijuana prima di violentarle in automobile. Il processo si svolge presso il Tribunale di Ancona, dove l’imputato e la sua difesa negano le accuse, sostenendo che la ricostruzione degli eventi sia distorta e sia stata fornita dai genitori delle vittime per giustificare il ritardo nel rientro a casa.
Le due ragazze, dopo essere tornate a casa a notte fonda, hanno raccontato l’accaduto e i genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri. Le forze dell’ordine hanno rintracciato l’imputato tramite la targa della sua auto, acquisita dalle telecamere di sicurezza, e tramite riscontri sui social media. Una delle ragazze ha deciso di costituirsi parte civile con l’assistenza dei genitori. Inizialmente, solo una delle due ragazze aveva denunciato la violenza sessuale, poiché l’altra si sarebbe addormentata durante l’episodio, ma successivamente ha cambiato versione.
Il processo stabilirà la verità riguardo i fatti e le responsabilità dell’imputato. Le due ragazze, di fronte alla gravità della situazione, hanno trovato la forza di denunciare l’accaduto, evidenziando un problema serio legato alla sicurezza e alla protezione degli adolescenti. La vicenda ha suscitato interesse e preoccupazione nella comunità locale.