Durante la Mostra del Cinema di Venezia, Stefano Accorsi ha tenuto una masterclass presso la Campari Lounge, approfondendo il mondo del Cinema insieme a giovani attori e vincitori del progetto Young Blood, un contest dedicato alla professione di attore. Accorsi ha avviato il dialogo parlando del cambio culturale che stiamo vivendo, enfatizzando come i giovani possano emergere al di là delle etichette del passato. “Dobbiamo oltrepassare il tema generazionale che può limitarci e trovare il coraggio di occupare il nostro spazio”, ha affermato. Il talk si è concentrato anche sull’importanza delle emozioni, sottolineando come il teatro sia fondamentale per esplorarle e trasferirle sul grande schermo.
Accorsi ha esortato i giovani talenti a difendere la propria voce e umanità, invitandoli a concentrarsi su questi aspetti. Ha anche condiviso consigli su come affrontare i provini e preparare i personaggi. Secondo lui, è utile non essere soli durante questa fase di preparazione e cercare di comprendere a fondo il testo. “È cruciale capire non solo ciò che si recita, ma anche il contesto e le motivazioni dietro le battute”, ha spiegato. La preparazione è quindi fondamentale, poiché la vita quotidiana serve da ispirazione per il teatro e il cinema. Accorsi ha anche fatto notare come sia facile cadere negli stereotipi, i quali possono condizionare l’interpretazione.
Per superare tali limitazioni, ha auspicato di “spostare la propria visione delle cose”. L’importanza dello studio e della ricerca emerge come un elemento chiave per entrare nel personaggio. Infine, Accorsi ha sottolineato il ruolo centrale della passione e della volontà di rischiare. Citando Pupi Avati, ha descritto il set come “una trincea”, dove è fondamentale alzarsi, osare e far sentire la propria voce, anche a costo di apparire maleducati. La masterclass si è rivelata un’importante occasione di confronto generazionale, mettendo in luce le sfide moderne del mestiere dell’attore e il potere delle emozioni nel processo creativo.