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lunedì, 9 Dicembre, 2024
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Gli adulti e i giovani: un dialogo difficile

Gli adulti continuano a non comprendere i ragazzi, come emerge dall’indagine “Adolescenti in Italia”, condotta dall’Istituto Demopolis per “Con i Bambini”. Nel 2023, il 58% degli adolescenti tra i 14 e i 17 anni ritiene che gli adulti non capiscano i giovani, aumentando rispetto al 54% dell’anno precedente. Lo studio affronta temi cruciali come scuola, violenza, dipendenza da internet e rapporti personali, confermando il disagio degli adolescenti.

La campagna “Non Sono Emergenza” mira a sensibilizzare sulla povertà educativa minorile, favorendo l’ascolto diretto dei ragazzi e promuovendone il protagonismo. L’indagine è stata presentata a Roma in un incontro finale, dove un gruppo di adolescenti ha condotto la discussione davanti a educatori, operatori e membri della comunità educante. L’evento è coinciso con il 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia.

Il confronto tra adolescenti e adulti rivela un’Italia a due velocità. Sebbene il rapporto tra le generazioni sia sempre stato complesso, emergono nuove differenze nei punti di vista. I ragazzi sentono che gli adulti non comprendono il loro contesto attuale (49%), le loro idee (46%) e le loro priorità (43%). Un altro aspetto critico è la percezione della rete: per gli adolescenti, il 84% dei genitori considera internet una dipendenza, ma solo il 22% dei ragazzi percepisce un reale rischio. Inoltre, i genitori credono di sapere cosa fanno i figli online, ma il 70% dei ragazzi afferma il contrario, evidenziando una disconnessione tra le aspettative dei genitori e la realtà.

Tre adolescenti su dieci trascorrono più di 10 ore al giorno online, mentre i genitori stimano un tempo di utilizzo significativamente inferiore. Curiosamente, il 62% degli adolescenti preferirebbe incontri in presenza, a patto che ci siano opportunità per farlo. Tuttavia, la partecipazione a attività extrascolastiche è limitata: il 40% non pratica attività fisiche o sportive, e meno di un quinto si dedica ad attività musicali (19%) o artistiche (16%).

In sintesi, l’indagine rivela una profonda incomprensione tra adulti e adolescenti, accentuata dai rapidi cambiamenti tecnologici e sociali, e sottolinea l’importanza di creare spazi di dialogo.

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