Gli indici azionari statunitensi chiudono in rosso, mostrando un trend negativo sui mercati. Il Nasdaq riesce a limitare i danni, ma le perdite sono significative. Anche le Borse europee seguono il trend, peggiorando dopo l’apertura di Wall Street, con Milano che segna un calo del 3,5%. La situazione è aggravata dalle nuove tensioni commerciali, in particolare a causa dei dazi imposti da Trump, che innescano una faida economica e portano a un tracollo generale delle Borse mondiali. Gli investitori sono inquieti a causa delle nuove politiche tariffarie, che colpiscono soprattutto Canada e Messico, rendendo il clima di mercato incerto e instabile.
La reazione ai dazi è immediata: gli indici azionari registrano forti ribassi, mentre negli Stati Uniti si invita a produrre maggiormente sul suolo americano, auspicando un rinforzo dell’industria domestica. Le incertezze e le preoccupazioni per le misure commerciali adottate stanno avendo un impatto notevole sui mercati globali, causando vendite su larga scala e portando a un significativo ritiro degli investitori. La pressione sui mercati è tangibile e la situazione si prevede difficile nei prossimi giorni, con gli analisti che rimangono cauti e monitorano attentamente gli sviluppi. Di fronte a queste sfide, le Borse internazionali continuano a mostrare vulnerabilità, mentre le tensioni geopolitiche e commerciali influenzano profondamente le dinamiche di mercato.