La decisione di Trump di imporre dazi del 20% su tutte le merci esportate negli Stati Uniti, che colpisce anche l’Italia e l’Unione Europea, ha suscitato grande preoccupazione nella comunità ferrarese di Italia Viva. Questo provvedimento impatta gravemente sull’export, che ha sostenuto la fragile crescita economica italiana degli ultimi anni, in particolare verso il mercato statunitense. Le aziende esportatrici affrontano un forte rischio di inflazione e una perdita significativa di ordini, dovuta alla nuova richiesta di sconti dai clienti americani per compensare i dazi.
Italia Viva considera inevitabile una contrazione dei fatturati e la conseguente perdita di posti di lavoro, in particolare nei settori della farmaceutica, agroalimentare, meccanica e abbigliamento. Settori strategici come il vitivinicolo e l’ortofrutticolo, fondamentale per la regione, sono ora a rischio di compromettere gli sforzi compiuti nel tempo per instaurare relazioni commerciali con gli Stati Uniti.
Il coordinatore provinciale di Italia Viva, Pilade Perelli, ha descritto i dazi come un atto di sovranismo, affermando che il protezionismo danneggia l’economia italiana. Perelli ha esortato a cercare opportunità nella globalizzazione piuttosto che nel sovranismo, e ha avvertito che la politica internazionale attuale sta isolando l’Italia in Europa, con conseguenze negative per famiglie e imprese.
Italia Viva Ferrara ha lanciato un appello alle istituzioni locali e regionali affinché promuovano azioni concrete per evitare una guerra commerciale che potrebbe avere effetti devastanti sull’economia. Si auspicano negoziati rapidi e coordinati con l’Unione Europea per proteggere l’economia italiana.