Google ha chiuso un contenzioso tributario con il Fisco italiano versando 326 milioni di euro. La Procura di Milano ha richiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti di Google Ireland Limited, dopo indagini per evasione fiscale. Il procuratore Marcello Viola ha firmato una nota in cui si spiega che l’istanza è stata presentata al Giudice per le Indagini Preliminari. Le indagini hanno rivelato che Google aveva omesso di dichiarare e versare le imposte sui redditi prodotti in Italia attraverso una presunta stabile organizzazione occulta, costituita dai server e dall’infrastruttura tecnologica utilizzata per offrire i propri servizi digitali.
In particolare, è stato accertato che Google non aveva presentato dichiarazioni annuali sui redditi e sulle ritenute dovute per le royalties pagate a società estere del medesimo gruppo. In aggiunta, è stata ricostruita l’attività economica della società, evidenziando l’omessa dichiarazione di ricavi significativi dalla vendita di spazi pubblicitari. Nel 2017, Google aveva già risarcito il Fisco italiano con oltre 300 milioni di euro, chiudendo altre pendenze tributarie.
Ora, la società ha scelto di concludere un accordo per regolarizzare la sua posizione fiscale, accettando di classificare la questione come elusione fiscale. Con questo accordo, Google ha versato 326 milioni di euro a titolo di imposte, sanzioni e interessi per sanare le pendenze con il Fisco. L’inchiesta, coordinata dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, riguardava presunti mancati versamenti per 900 milioni, legati a server e servizi tecnologici operanti in Italia. Negli ultimi tre anni, il “modello Milano” ha permesso di recuperare circa 2 miliardi di euro per la collettività.