Donald Trump ha dichiarato che siamo vicini alla liberazione degli ostaggi a Gaza durante una riunione di governo. L’operazione dell’esercito israeliano nell’area meridionale di Gaza è senza precedenti. Dal 18 marzo, Israele ha ripreso i bombardamenti dopo due mesi di tregua, espandendo la zona cuscinetto al confine con l’Egitto e catturando la città di Rafah, che rappresenta il 20% della Striscia. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che l’obiettivo è costringere Hamas a rilasciare gli ostaggi.
Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha descritto Gaza come un “campo di sterminio”, sottolineando l’urgenza di un cessate il fuoco dato il rischio che la Cisgiordania possa subire la stessa sorte di Gaza. Hossam Badran di Hamas ha detto che la guerra non può continuare indefinitamente e che i mediatori stanno cercando di trovare una soluzione.
In un altro contesto, Donald Trump ha proposto che gli Stati Uniti prendano il controllo di Gaza dopo i combattimenti, suggerendo che i palestinesi sfollati potrebbero non tornare mai più. Nel frattempo, ci sono stati sviluppi significativi in risposta alle affermazioni di Macron sul riconoscimento dello Stato palestinese, accolto favorevolmente da Hamas e criticato da Israele, che lo ha definito un incentivo al terrorismo. Inoltre, l’UNICEF ha lanciato un allerta sui gravi deficit nei fornimenti medici a Gaza, con oltre 15.000 bambini morti e molti altri feriti dall’inizio del conflitto.