Le recenti tensioni tra Israele e Hamas si concentrano sulle trattative per un cessate il fuoco e la distribuzione degli aiuti umanitari. Le Nazioni Unite sono state nuovamente designate come responsabili della distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza, mentre le Forze di Difesa israeliane (IDF) si ritireranno da posizioni precedentemente concordate.
Hamas ha avanzato queste richieste come “piccole modifiche” a un piano proposto dall’inviato americano Steve Witkoff. Nonostante una risposta inizialmente positiva al piano, una fonte vicino al gruppo ha affermato che si desidera garantire che gli aiuti ai palestinesi non siano più gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta dagli Stati Uniti.
In aggiunta, Hamas ha chiesto agli Stati Uniti, al Qatar e all’Egitto di assicurare che non vi sarà un ritorno ai combattimenti dopo un periodo di cessate il fuoco di sessanta giorni. Il funzionario di Hamas ha sottolineato l’importanza di proseguire i colloqui per trovare una soluzione duratura.
I funzionari israeliani, da parte loro, si aspettano di ricevere ulteriori richieste da Hamas e si dichiarano ottimisti sulla possibilità di colmare eventuali lacune attraverso negoziati diretti. I colloqui di prossimità continuano a essere considerati un mezzo cruciale per affrontare la situazione complessa della regione.
