Un nuovo studio suggerisce che l’assunzione di chetoni potrebbe migliorare il funzionamento del cuore nei soggetti con diabete di tipo 2, una condizione caratterizzata da resistenza all’insulina e livelli elevati di glucosio nel sangue. I chetoni, prodotti dal fegato quando il corpo sfrutta i grassi come fonte di energia, possono avere effetti positivi anche in pazienti non in dieta chetogenica. Ricercatori dell’Università di Portsmouth hanno somministrato chetoni monoesteri a 13 partecipanti di mezza età prima di un esercizio fisico moderato, riscontrando un aumento significativo della gittata cardiaca e di altri indicatori di salute cardiovascolare. La dott.ssa Maria Perissiou ha evidenziato come l’assunzione di chetoni migliori l’efficienza cardiaca sia a riposo che durante l’attività fisica, suggerendo un possibile utilizzo come trattamento complementare per i diabetici.
I chetoni, in particolare il beta-idrossibutirrato, offrono un’energia più efficiente rispetto al glucosio, generando più ATP per molecola di ossigeno e riducendo stress ossidativo e infiammazione, fattori cruciali per la protezione dei tessuti cardiaci. Tuttavia, lo studio ha delle limitazioni, come il campione ridotto e la sua breve durata. Sono necessari studi più ampi per confermare questi risultati e valutare il dosaggio ottimale, poiché dosi più alte potrebbero comportare rischi.
Attualmente non ci sono raccomandazioni ufficiali sull’uso dei chetoni per migliorare la funzione cardiaca, e il loro utilizzo dovrebbe essere sempre supervisionato da un medico. È importante anche adottare una dieta equilibrata e mantenere uno stile di vita attivo per migliorare la salute cardiovascolare.