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sabato, 19 Aprile, 2025
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I Risultati della Ricerca

L’attività fisica è stata dimostrata come un fattore chiave nella riduzione del rischio di demenza e altre malattie. Uno studio della Fudan University di Shanghai, presentato all’American Academy of Neurology, ha evidenziato che le persone che praticano attività fisica da moderata a intensa hanno una minore probabilità di sviluppare demenza, ictus, ansia, depressione e disturbi del sonno. Al contrario, uno stile di vita sedentario aumenta significativamente il rischio di queste malattie, sottolineando l’importanza dell’attività fisica per la salute del cervello.

I ricercatori hanno analizzato i dati di 73.411 partecipanti di una media di 56 anni, monitorando la loro attività fisica attraverso dispositivi accelerometri per sette giorni. Il dispendio energetico è stato quantificato utilizzando gli equivalenti metabolici (MET). L’attività fisica moderata e intensa è stata definita con un dispendio di almeno tre MET. I risultati hanno mostrato che un maggiore dispendio energetico da attività fisica è associato a una riduzione dal 14% al 40% nella probabilità di sviluppare malattie rispetto a chi ha un dispendio energetico inferiore.

In particolare, le persone senza malattie presentavano un dispendio medio di 0,291 kcal per chilogrammo da attività fisica, mentre quelle con demenza, disturbi del sonno, ictus, depressione e ansia avevano valori inferiori. Inoltre, più tempo si spende seduti, maggiore è il rischio di malattie, con un aumento dal 5% al 54%.

Tuttavia, un limite notevole dello studio è la predominanza di partecipanti bianchi, che può influenzare l’applicabilità dei risultati ad altri gruppi etnici.

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