Igor Tudor, nuovo allenatore della Juventus, ha sottolineato l’importanza del senso di appartenenza, del rispetto e della cultura del lavoro, esprimendo la sua determinazione a riportare la squadra ai vertici. Nella sua prima conferenza stampa, Tudor ha dichiarato: «Darò tutto, e spero di non deludere nessuno». Ha espresso emozioni forti per essere alla guida di un club che rappresenta un sogno per molti allenatori, evidenziando la volontà di lavorare per raggiungere obiettivi chiari.
Un approccio diretto e chiaro, diverso da quello del suo predecessore Thiago Motta, di cui ha parlato bene. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ha confermato che Tudor rimarrà fino al Mondiale per club e successivamente si valuterà il futuro insieme. Tudor ha rivelato di aver fatto una scelta di cuore venendo alla Juventus, ma ha anche riconosciuto che non è il momento di pensare a un contratto a lungo termine, pur esprimendo il desiderio di restare per dieci anni.
Dopo le recenti delusioni nelle partite contro Atalanta e Fiorentina, Tudor ha affermato che il quarto posto è l’obiettivo primario e ha già avvertito i suoi giocatori: «Nella mia vita non ho mai cercato scuse, ma cerco responsabilità». Ha incontrato tutti i giocatori e ha confermato la possibilità di schierare Vlahovic e Kolo Muani insieme, esprimendo grande fiducia in Dusan, definendolo «fortissimo». La sua era alla Juventus inizia ora, e ha già dimostrato di voler applicare una forte etica del lavoro e responsabilità.