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venerdì, 25 Aprile, 2025
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«Il 30% dei casi riguarda giovani al di sotto dei 14 anni»

Il 15 marzo si celebra la Giornata del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare (Dca), un problema in aumento che colpisce migliaia di giovani e adulti in Italia. Federica Pinna, direttrice di Psichiatria del San Giovanni di Dio, sottolinea che il 30% dei casi riguarda bambini e ragazzi sotto i 14 anni. I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna) rappresentano un’emergenza sanitaria con gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica, specialmente per adolescenti e giovani adulti.

Dopo la pandemia, si è registrato un incremento di oltre il 30% dei casi, con un aggravamento delle condizioni cliniche. Ricerche hanno rivelato che tra oltre 3.000 studenti delle scuole superiori in Sardegna, il 44% di coloro che avevano consumato alcolici mostrava comportamenti di drunkoressia, come digiuno o vomito autoindotto. Anche il 17% degli studenti ha riportato problemi significativi di disturbi alimentari, in particolare il 32% tra le ragazze e il 5% tra i ragazzi.

Tra i pazienti diabetici, un’analisi su 211 soggetti ha mostrato che il 22% soffriva di disturbi alimentari e il 60,2% praticava omissione o restrizione dell’insulina per controllare il peso. I disturbi alimentari più comuni includono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. In Italia, oltre 3 milioni di persone ricevono trattamenti per tali disturbi. I modelli estetici dei media sono un fattore di rischio significativo. L’obiettivo principale del trattamento è il benessere psicofisico del paziente, attraverso psicoterapie e programmi riabilitativi.

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