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venerdì, 13 Dicembre, 2024
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Il calcio come strumento di riabilitazione per i detenuti

Giocare a calcio potrebbe migliorare il comportamento e la reintegrazione nella società dei detenuti, secondo uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour e condotto da ricercatori dell’Università di Oxford. Il team, guidato da Martha Newson, ha esaminato l’efficacia del Twinning Project, un’iniziativa attualmente in uso nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Italia, Australia e Sud Africa. Questo progetto prevedeva programmi calcistici per individui incarcerati al fine di migliorare la loro salute mentale e fisica, evidenziando l’importanza dei legami sociali nel ridurre i tassi di recidiva.

La pratica di uno sport di squadra come il calcio consente ai detenuti di acquisire abilità come l’autocontrollo e competenze utili per il loro reinserimento sociale. Nel Twinning Project, le strutture carcerarie sono state abbinate a club calcistici professionistici locali, come Liverpool FC, Manchester United FC e Chelsea FC. I ricercatori hanno analizzato il comportamento di 676 detenuti partecipanti al progetto in confronto a 1.874 individui nel gruppo di controllo, raccogliendo dati su come la partecipazione a partite di calcio potesse influenzare il loro comportamento.

I risultati hanno mostrato che partecipare a partite di calcio favorisce il legame sociale, migliorando il comportamento complessivo dei detenuti e riducendo il numero di reati commessi in prigione. Inoltre, gli scienziati hanno intervistato 1.797 potenziali datori di lavoro per scoprire quali fattori potessero influenzare la loro disponibilità ad assumere ex-detenuti. È emerso che gli individui che avevano completato un programma educativo, come quello offerto dal Twinning Project, avevano maggiori probabilità di ricevere un’offerta di lavoro.

I risultati dello studio suggeriscono che il calcio possa rappresentare una valida opportunità per promuovere le relazioni sociali, favorire la riabilitazione e sostenere la reintegrazione degli individui incarcerati. Tuttavia, gli esperti avvertono che il successo del programma dipende in gran parte dall’ottimismo e dall’atteggiamento dei detenuti coinvolti. Insomma, il progetto mette in luce il potenziale del calcio come strumento di cambiamento e recupero per le persone che affrontano la situazione carceraria.

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