Il professore Andrea Roventini del Sant’Anna ha espresso l’opinione favorevole a una tassa patrimoniale per i ricchi, appoggiato da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, che ha sottolineato l’urgenza di attuare tale misura. Al tavolo erano presenti anche Elly Schlein, segretaria del PD, e Giuseppe Conte, presidente del M5S, entrambi cauti nella loro posizione, suggerendo che la discussione dovrebbe avvenire a livello europeo o globale. Sebbene la patrimoniale sia entrata nel dibattito del centrosinistra, le prospettive internazionali sembrano incerte.
In contrasto, la maggioranza di centrodestra ha dichiarato un deciso rifiuto alla patrimoniale. Il vicepremier Antonio Tajani ha affermato che non ci sarà alcuna tassa patrimoniale mentre saranno al governo, inclinandosi verso una riforma fiscale che interessi le imprese e i cittadini. L’idea presentata da Alleanza Verdi Sinistra propone un’imposta variabile sull’1,7% per patrimoni oltre i 5,4 milioni di euro, evidenziando la necessità per l’Italia di affrontare il tema della tassazione dei super-ricchi.
Conte ha espresso la necessità di un sistema fiscale più equo per combattere la concentrazione della ricchezza, mentre Schlein ha mostrato apertura al dialogo, citando la proposta del presidente brasiliano Lula di una tassa globale minima del 2% sui patrimoni miliardari, menzionata anche nel recente summit del G20. Tuttavia, la preoccupazione per una possibile fuga di capitali rimane. Infine, diverse voci nel centrosinistra, come Matteo Renzi, suggeriscono di concentrarsi su questioni più urgenti per evitare divisioni nel campo politico.