Tutto è pronto per il conclave che eleggerà il 267esimo Papa. Alle 19 ci sarà la prima fumata. Nella riunione finale, i cardinali hanno discusso di abusi e finanze vaticane, ma hanno anche riconosciuto l’eredità di Francesco, che ha sempre lavorato per la pace. I cardinali elettori, 133 provenienti da 66 paesi, si sono radunati a Roma, dove s’intensifica la diplomazia parallela in vari luoghi di incontro.
Emergono tensioni riguardo alla presenza del cardinale kenyota Njue, escluso dal conclave. Prima dell’incontro, i cardinali hanno esposto il desiderio di un cessate il fuoco permanente nei conflitti attuali, dall’Ucraina al Medio Oriente, abbracciando i messaggi di Francesco. Inoltre, si richiede continuità nelle riforme riguardanti gli abusi e la trasparenza economica.
I candidati in lizza includono Pietro Parolin, Pierbattista Pizzaballa e Jean-Marc Aveline, mentre si fa strada l’idea di un Papa africano con Fridolin Ambongo.
Il primo giorno del conclave inizierà con una messa “Pro Eligendo Romano Pontifice” presieduta dal cardinale decano, seguita dall’ingresso nella Cappella Sistina. I cardinali indosseranno i loro abiti liturgici e, dopo aver invocato lo Spirito Santo, pronunceranno il giuramento.
Il cardinale Pietro Parolin presiederà le votazioni e, se tutto procede, la prima fumata dovrebbe avvenire entro la giornata. Sarà probabile nera, servendo a sondare le posizioni del collegio elettorale. Il conclave potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro della Chiesa.
Scopri i prodotti più amati in super offerta... ma solo per poco!
👉 Scopri le Offerte in Vetrina