Signor Presidente, signor Segretario Generale, colleghi delegati, signore e signori,
Viviamo in un’epoca complessa, in cui le sfide interconnesse richiedono un nuovo modo di affrontarle. La guerra d’aggressione russa in Ucraina ha inflitto una ferita al sistema internazionale, causando destabilizzazione e riaccendendo focolai di crisi anche in altri contesti geopolitici. I sistemi democratici si trovano di fronte a minacce inedite, e la scarsità di risorse naturali colpisce lo sviluppo e la sicurezza alimentare, specialmente nei paesi più fragili.
Il dibattito sulla sostenibilità ambientale è ostacolato da approcci ideologici, e la crescente disuguaglianza economica è aggravata dall’ascesa dell’intelligenza artificiale. Questa tecnologia presenta sfide uniche, potenzialmente in grado di sostituire le competenze umane e aumentare la concentrazione della ricchezza. L’Italia, nella sua presidenza del G7, si impegna a definire un modello di governance globale per l’IA, bilanciando innovazione e diritti umani.
È urgente riconoscere che i problemi globali sono interconnessi; il Sud del mondo ha problemi che riguardano anche il Nord. L’Italia è determinata a promuovere una nuova cooperazione internazionale, basata su principi di rispetto reciproco e condivisione. Nel contesto della presidenza del G7, l’Italia ha fatto passi significativi verso un coinvolgimento attivo con l’Africa, attuando il Piano Mattei per investimenti strategici e creando partenariati per lo sviluppo.
In merito alla crisi migratoria, l’Italia sostiene il diritto delle persone a non essere costrette a emigrare, opponendosi al traffico di esseri umani e proponendo un coordinamento internazionale per smantellare tali reti criminali. La cooperazione deve estendersi anche all’America Latina, vista la connessione tra traffico di esseri umani e narcotraffico.
Inoltre, l’Italia rivendica il diritto dell’Ucraina alla propria sovranità e sostiene la necessità di una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese, basata su un dialogo autentico.
Con l’ottantesimo anniversario della Carta delle Nazioni Unite nel 2025, siamo chiamati a riflettere sul multilateralismo e sulla reale capacità delle istituzioni internazionali di affrontare le sfide contemporanee. È necessario riformare il Consiglio di Sicurezza, garantendo rappresentatività e democraticità.
Infine, l’Italia si impegna a fronteggiare le difficoltà del presente, sostenendo un approccio orientato al bene comune. Ci impegniamo a fare la nostra parte in un contesto globale in rapida evoluzione.