Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha delineato le priorità della politica estera italiana durante la 50/a edizione del Forum Teha di Cernobbio, evidenziando che l’Europa e la relazione transatlantica sono le due stelle polari della nostra strategia. Tajani ha sottolineato che l’Italia è parte dell’Occidente, che si basa su principi democratici, e ha messo in luce il confronto attuale fra democrazie e autocrazie nel mondo. Ha espressamente affermato che senza un’Europa unita l’Italia non può competere efficacemente in vari settori.
Riguardo al contesto europeo, ha parlato della necessità di un’armonizzazione delle politiche energetiche, suggerendo che l’adozione del nucleare pulito è fondamentale per evitare una “decrescita felice”. Per quanto concerne la situazione economica italiana, Tajani ha riconosciuto il grave problema del debito pubblico, proponendo misure per incentivare la crescita. Ha suggerito la riduzione del cuneo fiscale e dell’Irpef per i redditi fino a 60 mila euro, oltre a una flat tax per i redditi fino a 12 mila euro, in un tentativo di stimolare l’economia e migliorare la situazione per i cittadini.
Tajani ha poi menzionato alcune politiche sociali, come il sostegno alle giovani madri lavoratrici, comprese quelle con partita IVA, e ha proposto di rifinanziare il fondo di garanzia per i mutui destinati ai giovani fino ai 36 anni che acquistano la loro prima casa. Ha messo in evidenza anche la necessità di investire sull’istruzione, evidenziando che l’Italia è in ritardo rispetto al numero di laureati in Europa. Secondo lui, è essenziale formare giovani qualificati per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e dell’industria.
Infine, Tajani ha espresso ottimismo per l’andamento dell’economia italiana, pur riconoscendo che ci sono ancora molte sfide da affrontare. Ha fatto un confronto con paesi come la Germania, che si trovano in una fase di stagnazione, suggerendo che l’Italia, al contrario, stia seguendo una traiettoria positiva, ma necessiti comunque di interventi per garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.