La Corte dei Conti ha negato il visto di legittimità per la delibera del Cipess sul Ponte dello Stretto di Messina. La realizzazione dell’opera rischia di bloccarsi ancora una volta dopo i numerosi rinvii registrati nel corso degli anni. Il Governo, convocato d’urgenza a Palazzo Chigi, sembra intenzionato a non fare retromarcia e a far valere le proprie ragioni.
Il Governo attende la pubblicazione delle motivazioni della delibera della Corte dei Conti prima di replicare alle osservazioni sul Ponte sullo Stretto. Il Governo provvederà a rispondere puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento, e rimane fermo l’obiettivo di procedere con la realizzazione dell’opera.
La Corte dei Conti ha precisato che la Sezione di controllo si è pronunciata solo su profili giuridici della delibera Cipess relativa al Piano economico-finanziario del ponte, senza valutazioni sull’opportunità o sul merito dell’opera. Il rispetto della legittimità è presupposto imprescindibile per la regolarità della spesa pubblica.
Il “no” al visto di legittimità è stato deciso nella Camera di consiglio dalla Sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti. Le motivazioni saranno rese note con apposita deliberazione entro 30 giorni.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che la mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. I Ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati.
Il ministro delle Infrastrutture e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha definito la decisione della Corte dei conti un grave danno per il Paese e una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico. Il Governo è determinato a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori del Ponte sullo Stretto.

