Resta alta la tensione per la vicenda del comandante libico Almasri, con un conflitto tra governo e opposizioni che ha bloccato il Parlamento. I capigruppo di Camera e Senato si riuniranno martedì prossimo per discutere la situazione. Il governo, da parte sua, si prende una pausa di riflessione per stabilire chi dell’esecutivo dovrà riferire in Parlamento sul caso Almasri, ma il ministro Luca Ciriani sottolinea che non si tratta di una fuga. La premier Giorgia Meloni e i ministri coinvolti hanno ricevuto avvisi di garanzia che limitano la loro possibilità di discutere la questione. Questo ha reso difficile che possano essere i protagonisti dell’informativa richiesta dalle opposizioni, nonostante il governo si sia impegnato a fornire i dettagli al più presto.
La notizia dell’annullamento dell’informativa ha suscitato proteste da parte delle opposizioni, che hanno bloccato i lavori dell’Aula in entrambe le camere. Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha deciso di sospendere i lavori fino a martedì, quando si riunirà nuovamente la capigruppo. Le opposizioni, tuttavia, chiedono che il governo riferisca quanto prima, sottolineando che non si può nascondere dietro aspetti procedurali.
Mentre il governo analizza come procedere, i rappresentanti delle opposizioni continuano a criticare l’esecutivo per non aver reso conto della situazione e per aver umiliato il Parlamento. Nonostante le accuse, il governo si difende affermando di aver solo svolto il proprio lavoro, mentre l’attacco politico da parte di alcuni magistrati viene definito incostituzionale.