Un team internazionale di ricercatori della Tel Aviv University ha scoperto che il patogeno responsabile delle morti di massa dei ricci di mare lungo la costa del Mar Rosso è lo stesso che causa eventi simili al largo dell’Isola della Riunione. Questo ciliato trasportato dall’acqua rappresenta una minaccia globale per la salute delle barriere coralline. I ricci di mare sono vitali per la salute degli ecosistemi corallini, poiché controllano la crescita delle alghe, che possono soffocare i coralli. La mortalità massiva di ricci di mare è stata osservata anche nei Caraibi dal 1983, con una diffusione della malattia che ha portato a un dominio algale sugli ecosistemi marini. Nel 2022, la malattia è riemersa nei Caraibi, e i ricercatori hanno identificato il patogeno come un parassita ciliato. Bronstein ha documentato eventi simili nel Mar Rosso nel 2023, con tassi di mortalità che hanno raggiunto il 100% in alcune località. Attraverso studi genetici, è stata confermata la presenza dello stesso patogeno nelle acque della Riunione. Al momento, la situazione è critica, con tassi di mortalità superiori al 90% nei luoghi colpiti. Per monitorare la pandemia, è stata creata una rete internazionale di collaboratori. Bronstein ha ipotizzato che il patogeno possa essere stato trasportato dagli esseri umani via navi, oppure possa essere sempre stato presente e amplificato dai cambiamenti climatici. Sono stati avviati anche progetti per creare nuclei di riproduzione per i ricci di mare colpiti, al fine di preservare le popolazioni e sviluppare test diagnostici precoci. L’obiettivo è comprendere e contrastare la diffusione del patogeno per proteggere la salute delle barriere coralline a livello globale.
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