L’invecchiamento è un fattore cruciale nello sviluppo del cancro, poiché con il passare del tempo si accumulano danni al DNA e diminuisce la capacità di riparazione cellulare. In Italia, circa il 10% dei 395mila nuovi casi di cancro annuali riguarda persone sotto i 49 anni, mentre il 51% colpisce gli over 70. Le ricerche indicano un aumento dei casi di cancro in persone sotto i 50 anni, suggerendo che fattori come lo stress e stili di vita non salutari possano contribuire a questa tendenza. La ricerca, condotta da esperti dell’IFOM e del CNR, analizza i meccanismi molecolari che intersecano cancro e invecchiamento, evidenziando criticità negli studi sugli animali modello.
Attualmente, un quarto della popolazione italiana ha oltre 65 anni, aumentando il rischio di malattie legate all’invecchiamento, come il cancro. Circa una persona su cinque svilupperà un tumore nella vita, ma i meccanismi molecolari coinvolti nell’invecchiamento e nella tumorigenesi rimangono poco chiari. I ricercatori, Lucrezia Trastus e Fabrizio d’Adda di Fagagna, hanno approfondito come il mantenimento del genoma e il danno al DNA possano influenzare il rischio di cancro durante l’invecchiamento. Hanno esaminato anche il ruolo dei telomeri e della senescenza cellulare, che, sebbene portino a un invecchiamento dell’organismo, potrebbero aver evoluto come meccanismi di difesa contro il cancro.
Infine, esplorare l’interazione tra farmaci oncologici e terapie per l’invecchiamento potrebbe aprire nuove strade terapeutiche, richiedendo ulteriori studi in questo campo complesso.