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lunedì, 21 Aprile, 2025
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Il Ministero del Cinema: L’Iniziativa di Pupi Avati

La proposta del regista Pupi Avati di creare un ministero del Cinema non deve sorprendere, poiché rappresenta una soluzione semplice a un problema complesso. Avati ha discusso la sua idea con il ministro Giuli, che condivide la sua visione sull’importanza di affrontare l’attuale crisi del settore. Il regista sottolinea come la situazione del cinema sia ferma rispetto agli anni Novanta, quando la produzione era fiorente. Adesso, invece, vi è un surplus di professionisti nel campo, a evidenziare la stagnazione del settore.

La questione delle sale cinematografiche chiuse è un problema che coinvolge l’intera filiera del cinema, non solo le singole sale. La sottosegretaria Borgonzoni ha commentato che l’istituzione di un ministero del Cinema non è attualmente in discussione e potrebbe richiedere tempo e ostacolare ulteriormente il settore. Tuttavia, Avati ribatte che la situazione è già di stallo e che è necessaria una risposta immediata.

Il regista propone un ministero bipartisan con esperti tecnici invece di politici, per promuovere un “New Deal” per il cinema italiano, riformando le regole sui tax credit e ampliando le finestre di uscita dei film sulle piattaforme, come in Francia. Se l’idea del ministero non è gradita, Avati suggerisce di istituire un’agenzia specializzata nel settore cinematografico con professionisti competenti. Sottolinea l’urgenza di affrontare la crisi cinematografica, altrimenti il cinema italiano rischia di rimanere sotto l’influenza dei produttori americani, a causa della mancanza di fondi e della necessità di un cambiamento.

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