Il Giardino Romantico di Palazzo Reale di Napoli subirà un restyling per ripristinare il suo aspetto originario e adeguarlo alle nuove sfide climatiche. Questo spazio di 1.440 metri quadrati, che arricchisce la storica residenza, sarà chiuso al pubblico per consentire i lavori, che interesseranno le componenti vegetali, impiantistiche e architettoniche.
Il progetto, frutto di due anni di studi e ricerche, mira a potenziare il patrimonio botanico del giardino, riscoprendo l’importanza del collezionismo della fine dell’Ottocento, periodo in cui il giardino fu progettato da Friedrich Dehnhardt. Tra le piante storiche sopravvissute ci sono esemplari di ficus magnolioides e pinus canariensis. Gli interventi botanici includeranno la creazione di bordure fiorite e potature degli arbusti esistenti per riadattare la forma e la grandezza delle piante, con opportuni abbattimenti per garantire sicurezza.
Le aiuole verranno riprofilate e il terreno lavorato approfonditamente per favorire una crescita sana delle piante e rinnovare i tappeti erbosi. L’architetto paesaggista Marco Ferrari ha sottolineato che il progetto prevede anche la piantumazione di nuovi alberi e arbusti, scelti secondo le indicazioni di Dehnhardt e considerate le attuali condizioni ambientali.
Un’altra novità sarà la sostituzione della pavimentazione in asfalto con una superficie in cocciopesto di tufo, progettata per un miglior drenaggio delle acque piovane. Si prevede inoltre un adeguamento degli impianti idrico-sanitari e di irrigazione per facilitare la manutenzione sostenibile nel tempo. Sarà restaurata anche la cancellata monumentale che collega il giardino al Teatro San Carlo.
I lavori dovrebbero concludersi entro la primavera del 2025, finanziati con circa 900.000 euro dal Ministero della Cultura, nell’ambito del Piano strategico “Grandi progetti beni culturali”, per un totale di 23 milioni di euro destinati a diversi interventi. Mario Epifani, direttore di Palazzo Reale, ha evidenziato la necessità di un alto livello di manutenzione per preservare il patrimonio verde, mentre l’architetto Almerinda Padricelli ha rimarcato l’importanza del recupero dell’infrastruttura e dei servizi per garantire una fruizione sicura e consapevole del giardino. Al termine dei lavori, la connessione wi-fi del museo sarà estesa a tutti i giardini, consentendo ai visitatori di accedere a contenuti digitali sulle varie specie arboree.