Il tè verde e la diminuzione delle lesioni cerebrali associate alla demenza

Un recente studio giapponese ha sottolineato l’importanza del tè verde nella prevenzione del declino cognitivo legato all’età, suggerendo che potrebbe ridurre il rischio di demenza. Pubblicato su npj Science of Food, lo studio ha mostrato che gli anziani che consumano regolarmente tè verde presentano meno lesioni della sostanza bianca cerebrale, un indice di demenza. Questa bevanda è conosciuta per le sue proprietà salutari, in particolare per la presenza di antiossidanti e polifenoli, come le catechine, che mostrano potenzialità neuroprotettive riducendo l’infiammazione e lo stress ossidativo.

Il gruppo di ricerca ha analizzato circa 9.000 adulti anziani reclutati dalla Japan Prospective Studies Collaboration for Aging and Dementia. Attraverso la risonanza magnetica, sono stati valutati lesioni della sostanza bianca, volume cerebrale e dimensioni dell’ippocampo, cruciale per memoria e apprendimento. I dati sulle abitudini alimentari hanno mostrato un chiaro legame tra il consumo regolare di tè verde e una diminuzione delle lesioni cerebrali, mentre il consumo di caffè non ha avuto effetti significativi.

Gli scienziati attribuiscono i benefici del tè verde alla catechina EGCG (epigallocatechina gallato), un antiossidante che protegge le cellule cerebrali dai danni e inibisce formazioni tossiche come la beta-amiloide, associata all’Alzheimer. Tuttavia, è necessaria cautela, poiché lo studio non stabilisce un rapporto di causa-effetto diretto e non considera le modalità di preparazione del tè.

Altri limiti includono l’esclusione di categorie specifiche di partecipanti, come chi soffre di depressione o portatori di particolari geni di rischio per la demenza, i quali potrebbero non mostrano gli stessi benefici. Tuttavia, questo studio rappresenta un importante passo avanti nella ricerca sulla demenza, poiché le lesioni della sostanza bianca sono collegate a demenza vascolare e Alzheimer.

Il chirurgo Christopher Yi evidenzia come il tè verde possa diventare un strumento utile nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, grazie alla sua accessibilità. Oltre ai benefici cognitivi, il tè verde può migliorare la salute cardiovascolare, supportare la gestione del peso e ridurre l’infiammazione cronica. Gli esperti raccomandano di consumarlo con moderazione, per evitare effetti collaterali indesiderati.