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venerdì, 14 Febbraio, 2025
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Il topo cresciuto con due papà: il potere delle cellule staminali e il futuro della riproduzione

È stato realizzato il primo topo con due genitori maschi, un evento accolto come un successo in campo scientifico grazie alla modifica di 20 geni chiave nelle cellule staminali. Queste cellule sono cruciali nella riproduzione tra individui dello stesso sesso, e questo risultato potrebbe aprire nuove prospettive nella ricerca sulle cellule staminali e nella medicina rigenerativa. Tuttavia, si presentano anche considerevoli dilemmi etici. La creazione di gameti in vitro, derivati da cellule staminali, potrebbe condurre a un futuro in cui la procreazione richiederebbe un unico soggetto, ponendo interrogativi sul patrimonio genetico e il rischio di “incesto biologico”. La ricerca, condotta da un team dell’Accademia Cinese delle Scienze, ha permesso a un topo di svilupparsi fino all’età adulta, nonostante attualmente solo l’11,8% degli embrioni raggiunga la nascita, con animali frequentemente sterili e con problematiche di crescita.

L’importanza dello studio emerge anche in relazione alla biologia dello sviluppo e alla comprensione di alcune malattie genetiche. I ricercatori hanno identificato geni coinvolti nel processo di imprinting, fondamentale per il corretto sviluppo degli embrioni, evidenziando la necessità di contributi genetici da entrambi i genitori per lo sviluppo normale. La manipolazione di questi geni ha portato alla nascita di embrioni che sono sopravvissuti e sono diventati adulti. Questa innovazione potrebbe migliorare le ricerche su cellule staminali embrionali e animali clonati, e i ricercatori stanno pianificando di applicare queste tecniche anche ad animali più grandi, un’impresa che richiederà ulteriori sforzi a causa delle differenze genetiche.

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