Il vino, se consumato con moderazione ai pasti secondo la Dieta Mediterranea, può apportare benefici alla salute, in particolare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nel miglioramento dell’efficienza intestinale. Sebbene contenga etanolo, noto cancerogeno, il suo consumo moderato è sostenuto da numerosi studi che evidenziano la presenza di sostanze nutritive, come il resveratrolo, che contrastano i potenziali rischi. È fondamentale discernere tra consumo moderato e abuso, quest’ultimo da combattere. Questo tema sarà esaminato al “Lifestyle, Diet, Wine & Health Congress” del 2025, organizzato dal Wine Information Council e altre istituzioni, dove si sottolineerà come lo stile di vita e l’alimentazione influenzino la salute.
Il presidente di Irvas, Attilio Giacosa, ha affermato che più del 40% delle malattie croniche, comprese quelle tumorali, può derivare dallo stile di vita. La Dieta Mediterranea, riconosciuta come la migliore al mondo, gioca un ruolo cruciale in questo contesto, evidenziando l’importanza del vino come alimento all’interno di essa. La scienza ha dimostrato che il vino, consumato in quantità moderate (ad esempio, due bicchieri al giorno per uomini e uno per donne), è associato a una vita più sana rispetto agli astemi.
Il congresso offrirà un’opportunità per approfondire gli ultimi risultati scientifici nel campo della nutrizione, evidenziando l’importanza di una comunicazione equilibrata sulle scelte salutari. Specialisti come Luc Djoussé e altri relatori analizzeranno il legame tra vino, salute e benessere mentale, sottolineando che un consumo moderato può migliorare la qualità della vita e contribuire a una prevenzione efficace delle malattie.