Donald Trump ha dichiarato il suo impegno ad acquistare e controllare Gaza, suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero permettere ad altri paesi del Medio Oriente di occuparsi della ricostruzione dell’area devastata dalla guerra. Mentre viaggiava verso New Orleans per il Super Bowl, Trump ha descritto Gaza come “un luogo distrutto” e ha spiegato che attualmente gli edifici non sono sicuri per viverci. Il suo obiettivo è trasformare Gaza in un “ottimo posto per il futuro” e ha proposto di evacuare i più di due milioni di abitanti dell’enclave per convertirla nella “Riviera del Medio Oriente”.
Trump ha affermato che nella nuova Gaza non ci sarà più Hamas e che vi risiederanno persone provenienti da tutto il mondo. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di ospitare palestinesi sfollati, ha detto che “penso che sia una distanza molto lunga, ma devo esaminare i singoli casi”. Tuttavia, ha concluso affermando che i palestinesi sarebbero “molto felici di rimanere in quell’area, in un posto sicuro dove potrebbero condurre una bella vita” e che “non vogliono tornare a Gaza”. Queste dichiarazioni evidenziano la visione di Trump per la regione e il suo approccio diretto alla questione, suscitando dibattiti su come possa influenzare le dinamiche geopolitiche del Medio Oriente.