Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha inaugurato il G7 Cultura a Napoli, sottolineando l’importanza della cultura come bene pubblico essenziale e linguaggio universale che promuove il dialogo tra i popoli. Giuli ha osservato che viviamo in un’epoca di divisioni sociali, conflitti e sfide legate ai cambiamenti climatici e all’evoluzione tecnologica. Per lui, la cultura deve essere un pilastro della convivenza civile, contribuendo alla comprensione reciproca e fungendo da antidoto contro la discriminazione e l’estremismo.
Nel suo intervento, Giuli ha enfatizzato la necessità di un approccio condiviso tra le nazioni occidentali per affrontare le questioni urgenti discusse durante il G7. Ha richiamato l’attenzione sulla difesa delle identità culturali, affermando che la cultura rappresenta l’anima di una nazione e la sua storia, e deve essere protetta dalle minacce contemporanee.
Particolare attenzione è stata dedicata alla situazione in Ucraina, con Giuli che ha espresso il sostegno del G7 al popolo ucraino nella sua lotta per la sovranità e nella salvaguardia del patrimonio culturale nazionale. Ha evidenziato come ci sia un tentativo di annientare l’identità culturale dell’Ucraina a causa dell’aggressione russa, riaffermando l’importanza di non perdere di vista la libertà e la democrazia. Durante l’apertura dei lavori, Giuli ha dato la parola al ministro ucraino Mykola Tochytskyi, consegnandogli anche una medaglia in onore della resistenza ucraina contro l’aggressione russa.
Un altro tema cruciale del discorso di Giuli è stato l’uso dell’intelligenza artificiale (IA). Egli ha manifestato preoccupazioni riguardo all’uso dell’IA senza regole, sottolineando la necessità di trovare strumenti e modalità per gestire i suoi effetti sulle industrie culturali. Giuli ha riconosciuto le potenzialità dell’IA nel migliorare la ricerca culturale, come la decifrazione di testi antichi e le indagini su opere d’arte rubate, ma ha anche segnalato i gravi interrogativi etici e gli impatti economici e sociali legati al suo uso indiscriminato.
In conclusione, il G7 Cultura rappresenta un’importante opportunità per costruire un futuro in cui la cultura e i valori condivisi possano contribuire a risolvere sfide comuni e rafforzare l’unità tra le nazioni.